Anellini con rucola e pomodori fritti

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Ancora pasta fresca! Questi anellini sono così carini che non ho saputo resistere. Dopo averne fatto una montagna, oggi ho capito qual’è la tecnica migliore e quindi la posto qui, tra le mie ricette preferite.

Ingredienti per la pasta:

  • 250 g di semola di grano duro
  • sale
  • 130g di acqua

Per il sugo:

  • 5 piccadilly fritti
  • parmigiano
  • pecorino
  • pinoli
  • rucola
  • sale

I pomodori li avevo preparati il giorno prima mettendoli in padella tagliati a metà. Cosparsi di origano, sale, pepe e un abbondante filo di olio extra vergine. Li lascio ” friggere” senza coperchio finché si restringono.
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Ho preparato il sugo, frullando tutti gli ingredienti
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Poi ho fatto l’impasto e l’ho lasciato riposare 30 minuti coperto.
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Con pazienza ho preparato tanti anellini piccolissimi. La misura è la circonferenza del mio indice.

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qui il video

Li ho fatti anche con un sugo più classico, salsiccia, pomodoro e piselli.

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Lumachelle con cannellini e paté di datterino

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Ancora pasta fresca, questa volta ho dovuto usare la nonna papera, la sfogliatrice per intenderci. La odio, sarà che ho quella del Ken e per cambiare numero ho bisogno di braccio di ferro… ma non la sopporto proprio. Come avrete visto in altre occasioni, quando inizio a fare una cosa divento quasi maniaca… in questo periodo ho la mania della pasta fresca e dovrete sopportarmi per un po’ 😆
Le lumachelle, una pasta che ho conosciuto attraverso Laura. È una pasta Marchigiana che andrebbe fatta con la pasta all’uovo, ma dato che io non la amo molto, la faccio con la semola. Laura, se non sbaglio, fa un solo giro di pasta, le mie sono di circa 3 giri, quindi un pochino più grosse. Schiacciandole bene i tre giri diventeranno uno solo.
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Ingredienti:
250g di semola di grano duro
125/130 g di acqua
sale

per il sugo:
1 vasetto di fagioli cannellini
1 cucchiaio di paté di pomodoro
del ciliegino rosso
1 spicchio d’aglio
sale e pepe
origano

Dopo aver impastato bene la semola con l’acqua e poco sale e averla lasciata riposare coperta, 30 minuti… inizio a tirare la sfoglia fino ad arrivare al numero 4 del Ken. Non troppo sottile.
Taglio dei rettangoli alti 10 cm e poi con le rotelle, delle strisce di 1 cm per 10. A questo punto ho usato il pettine per garganelli, ma si può benissimo usare il riga gnocchi di legno. Vi lascio al video.
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Ho preparato un sugo di cannellini in scatola che ci è piaciuto molto. Ho soffritto l’aglio, aggiunto un cucchiaio di paté di pomodoro e mezzi ciliegino freschi, Ho lasciato cuocere 10 minuti e poi ho aggiunto i fagioli sgocciolati. Ancora 10 minuti di cottura, qualche foglia di origano sale e il sugo è pronto. La pasta ha cotto per circa 10 minuti, per sicurezza ho assaggiato due volte. Ho servito con una spolverizzata di pepe nero.
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alla prossima, doretta

Trofie fatte in casa e patè di pomodoro

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Adoro le trofie, sono una delle mie paste preferite. Non ho mai provato a farle fino ad oggi, mi sembravano troppo difficili, invece bisogna sempre provare! Sono di una facilità sorprendente, le prime vengono così così…poi sempre più belle. Sopratutto se non si è davanti ad una digitale che vi riprende i movimenti… 😆 In questa ricetta ci sono due preparazioni, la pasta e il patè di pomodoro semi essiccato. Se non avete l’essiccatore, basta macinare il pomodoro secco sott’olio.

Ingredienti:
250 g di semola di grano duro
125/130 di acqua
sale

per il sugo:
2 cucchiai di patè di pomodoro
6/7 ciliegino rosso
aglio
basilico
olio extra vergine
sale e pepe

Per le trofie, dopo aver impastato la semola con poco sale e l’acqua aggiunta poco alla volta fino a farla diventare liscia e morbida, l’ho lasciata riposare coperta, 30 minuti.  A voi il video per capire la tecnica che è molto semplice.

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Con questo caldo, si sono essiccate mentre stavano sul tavolo in attesa di essere cotte.

Per il sugo ho usato il paté di datterino grande che ho essiccato insieme a origano e pochissimo aglio.
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Ne è uscito un paté buonissimo da mangiare sulle bruschette o da aggiungere a sughi vari o da solo.
Successivamente ho aggiunto dei capperi tritati per usarlo nelle bruschette, direi che è molto meglio. Aggiungerei anche un pezzetto di peperoncino piccante.
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Ho preparato il sugo con aglio il paté e qualche pomodoro ciliegino fresco. Una foglia di basilico e neanche 10 minuti di cottura.
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buon week end, doretta

Lumachine di mare

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Tutta colpa di Laura! Ha fatto un formato di pasta che mi è piaciuto tantissimo, ho voluto provare a farla subito, ma non ci sono riuscita. Il giorno dopo ho provato ancora ed è uscito un nuovo tipo di pasta che ho chiamato lumachina, perché mi ricordano quelle che si trovano al mare, sono molto carine e prendono bene il condimento che in questo caso è con piselli, prosciutto e panna. Sono facilissime e veloci da fare.

Ingredienti:

  • 250 g di semola di grano duro
  • 130 g di acqua
  • piselli
  • prosciutto
  • panna
  • sale
  • olio extra vergine
  • scalogno
  • parmigiano

Ho impastato la semola aggiungendo piano piano, l’acqua, finché è risultato un impasto molto liscio. Ho fatto dei rotolini poco più grossi di una matita e li ho tagliati a pezzetti di circa 2 cm.
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A questo punto, guardate il video, anche se non è proprio fatto bene:

Ho cotto i piselli con olio e scalogno, verso fine cottura ho aggiunto il prosciutto. Dopo aver cotto la pasta, a me ci son voluti circa 10 minuti, l’ho saltata nel sugo e ho aggiunto un paio di cucchiai di panna e parmigiano. Buonissime.

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Gnocchetti di farina e acqua al sugo di scampi

Ne avevo sentito parlare da tempo, ma solo ieri ho provato a farli con sugo di ragù e oggi di nuovo con  sugo di scampi. Velocissimi, morbidi, mille volte meglio di quelli del banco frigo.
Io li ho passati nel riga gnocchi perché secondo me prende meglio il sugo… ma van bene anche lisci se il tempo è tiranno.

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Con 250g di farina e 300g di acqua,  ci verranno 3 bei piatti di gnocchetti

Ingredienti:

  • 250g di farina + quella per lavorarli
  • 300g di acqua
  • sale

per il sugo:

  • 500g di scampi
  • 250g di Pomodori Mutti
  • prezzemolo
  • olio extra vergine
  • sale e pepe
  • aglio

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Ravioli di patata con ricotta e guanciale

In un ristorante di montagna, Paolo ed io abbiamo mangiato dei ravioli buonissimi, fatti con l’impasto di patate come gli gnocchi. Il ripieno era con ricotta di bufala e cipollina, conditi con guanciale e cipolla stufata nel burro. Soffici, delicati, saporiti. Li ho mangiati piano piano, cercando di capire esattamente come erano fatti e ci sono riuscita!! Non ho trovato la ricotta di bufala, ho mischiato la vaccina con quella di capra, sono venuti buonissimi. La prossima volta vorrei farli con ripieno di broccolo e salsiccia e poi anche con pomodoro, mozzarella e origano.

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Le dosi di patate e farina non le metto perché ho dimenticato di pesarle, tra un paio di giorni li faccio e peso tutto. Regolatevi come per gli gnocchi.

Ingredienti:
per l’impasto

  • patate da gnocchi
  • farina
  • 1 uovo piccolo

per il ripieno

  • 350g di ricotta di bufala
  • erba cipollina
  • parmigiano

per il condimento

  • una fetta di guanciale
  • burro buono
  • una cipolla dolce

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Ravioli verdi con gorgonzola e funghi

Ricordate la polvere di spinaci che vi ho fatto vedere ieri? Oggi ho fatto i ravioli verdi mettendo nell’impasto due cucchiai di polvere di spinaci. Avevano un profumo, mica come la polvere che avevo comprato in un negozio, che di profumo di spinaci aveva ben poco. Ieri parlando con Serafina, mi ha ricordato che si può fare anche con la zucca, infatti l’anno scorso l’avevo fatta ma non ho mai provato  i ravioli perché a dirlo tra noi non amavo farli prima di imparare a “sbianchirli”. I prossimi quindi, saranno gialli, ho delle zucche stupende che posso usare anche per essiccare.

Ingredienti per 3/4 persone:

  • 300g di farina
  • 3 uova
  • 2 cucchiai di polvere di spinaci
  • 200g di gorgonzola
  • 300g di ricotta
  • 2 cucchiai di parmigiano
  • pepe
  • funghi
  • panna
  • parmigiano

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Ravioli di burrata e di zucca

Sabato sono andata a casa di Maria Grazia Calò, la maestra di cucina di un paio di anni fa alla prova del cuoco, per una lezione. Il menu era tutto pesce, quando ci ha detto che avrebbe fatto i ravioli di burrata  ho fatto i salti di gioia, il giorno prima avevo comprato una burrata appunto per fare i ravioli ma non sapevo esattamente come procedere. Alla fine, dei suoi ravioli al “ragù” di ostriche l’unica cosa che ho copiato, è la sfoglia con il timo. Le ostriche non mi piacciono proprio e cosi ho fatto un sugo di ciliegino siciliano, comprato direttamente dal produttore, venuto nella nostra zona con il camion a vendere i suoi prodotti. Ho fatto anche i ravioli ripieni di zucca ma Paolo mi ha detto che quelli di burrata erano decisamente più buoni.

 

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Sigari ripieni sbianchiti

Ho visto questo formato di  pasta ripiena al supermercato, l’ho trovata molto carina e così mi son ripromessa che prima o poi li avrei fatti. Ieri sera visitando dei blog mi sono soffermata su Scatti Golosi, precisamente su ” un po’ di tecnica” e leggendo ho potuto capire meglio la tecnica dello ” sbianchire” la pasta ripiena, già sentita tempo fa.  Poi  visitando Pasqualina ho potuto chiarire meglio alcuni punti. Quando si prepara la pasta ripiena il problema è che tendono a diventare secchi in fretta e il centro dove la pasta rimane a contatto del ripieno si inumidisce, arrivando ad attaccarsi al vassoio in cui li abbiamo appoggiati.

Il problema continua quando andremo a cuocerli perché le due parti avrebbero bisogno di una cottura diversa. Infatti di solito la parte che si sovrappone resta sempre un pochino più al dente.
Detto ciò, passo a spiegare come risolvere il problema. Tenete una pentola d’acqua a bollire mentre preparate la pasta ripiena, mano a mano che avrete 6/7 pezzi tuffateli nell’acqua bollente, sono sufficienti dieci secondi al massimo. Scolatela con la schiumaiola e mettetela su un canovaccio non profumato, sopra un vassoio, girandoli una volta.
Avremo della pasta ripiena che non attacca, che non si rovina e pronta per essere cotta all’ultimo momento. Ai miei sigari son bastati 3 minuti ed erano già cotti.

Oltre che avere dei tortelloni perfettamente cotti, io ho notato una cosa favolosa, possiamo prepararli prima e al momento del pranzo ci sarà la cucina pulita e in ordine, con tutto lavato. Pasqualina mi ha detto che lei li fa anche un giorno o due prima e li conserva in frigorifero. Avete idea di cosa significa preparare i tortelloni il giorno prima della vigilia di natale, o prima che arrivino gli invitati?
Pare che dopo averli sbianchiti e averli asciugati bene si possano mettere in congelatore, al momento di cuocerli la pasta non si romperà come a volte succede. Io devo ancora provare.

Ingredienti:
Per il ripieno

  • 5 carciofini ( violetti di Villasor)
  • 3 etti di ricotta vaccina
  • 1 uovo
  • sale e pepe
  • parmigiano
  • pan grattato se è troppo molle
  • olio extra vergine di oliva

Per la pasta

  • 300g di farina 00
  • 3 uova

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