Savoiardi

Di Felder

Li ho sempre odiati quelli industriali, li usavo nel tiramisù ma non ne mangiavo mezzo.
Poi ho comprato uno stampo da 6 e ho provato, ma ho lasciato perdere subito.
Dopo anni riprendo lo stampo e decido che 6 sono pochi, li faccio sulla carta forno.
Non mi entusiasmano molto, rimangono un po piatti, decido di provare con il vecchio stampo, ma 6 è un po pochino e poi monta i tuorli, lava la ciotola del Kcc, monta gli albumi per pochi savoiardi… rinuncio. Decido di comprare altri stampi, nel frattempo trovo la ricetta di Felder, velocissima, si montano le uova intere, li faccio ed è amore, con lo stampo vengono perfetti.
Da quel momento ne ho fatto tantissimi, la mia colazione è un savoiardo con crema nocciola, o con la confettura.
La particolarità di questa ricetta è che i pesi di zucchero e farina sono uguali al peso delle uova con guscio, più limone grattato a piacere.

Montare le uova intere con lo zucchero alla massima velocità, per 15 minuti, poi ancora cinque minuti  a velocità media. Se alzando le fruste l’impasto che cade rimane in superficie è pronto, altrimenti continuare a montare. Aggiungere la farina ( io uso quella per dolci) setacciata, con il leccapentole, dal basso verso l’alto. Aggiungere anche la scorza di limone grattata.
Formare i savoiardi nello stampo o su carta forno.
Cospargere di zucchero semolato.
Lasciare riposare un’ora, finché si sarà formata una pellicola dura in superficie.
Infornare a 180° per 12 minuti forno statico

Con 3 uova mi son venuti circa 18 savoiardi.

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Carciofi ripieni di Rita

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Rita, sempre lei, ogni tanto mi sgancia una ricetta ligure.
Tutto a occhio, dice, io ho fatto cosi.
” I carciofi vanno interi non a metà!!”
Mi sgrida pure…
Non sono riuscita ad allargarli, avevano le foglie talmente strette che ho deciso di tagliarli.
Alla fine il sapore non cambia, sono buonissimi.

Grazie Rita

Ingredienti:
4 carciofi
1 panino grattato
prezzemolo
3/4 cucchiai di parmigiano
1 uovo
1 pezzetto di aglio ( forse non doveva esserci..boh)

Ho messo nel robot, il prezzemolo, l’aglio, il parmigiano, il pane. Ho macinato tutto e poi ho aggiunto l’uovo. Ho lavato e tagliato e carciofi, ho tolto un po della barbetta e li ho riempiti con il ripieno di pane. Ho messo tutto in una pentola con olio evo, ho fatto rosolare qualche minuto, ho aggiunto due dita di acqua sotto i carciofi, ho  continuato la cottura con coperchio a fuoco dolce.

 

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Plum cake all’olio e arancia

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Mi stavo rassegnando, ho provato due volte a fare questo plum cake, ma niente a me non riusciva. Ho aspettato di essere sola e con calma mettendoci un po’ del mio intuito, ho riprovato pensando ” questa sarà l’ultima volta, tanto lo so, neanche mi piacerà, è così banale”.
E invece ci sono riuscita, ho semplicemente capito alcune cose, tra cui il fatto che forse lo cuocevo poco e beh… non è buono…. è buonissimo!!!!
Cosi come tutte le cose che mi piacciono e meritano di essere rifatte, finisce qui, nel mio blog e se volete provare anche voi….
Da una ricetta di Iginio Massari

Ingredienti:

150 gr  farina 00
55   gr  farina 00
150 gr  uova
150 gr  zucchero
80  gr  olio di riso
5     gr  lievito per dolci
1     arancia scorza
25   gr  succo di arancia
1,5  gr sale

Stampo 24 x 11

Scaldare a bagnomaria o nel kenwood cooking chef le uova con lo zucchero, la scorza e il succo di arancia, il sale, fino a 40° di temperatura. Togliere dal bagnomaria o portare a temperatura 0 il Kcc e montare le uova per 15 minuti.
Setacciare 150g di farina per due volte, insieme al lievito e aggiungerlo al composto di uova con il lecca pentole, cercando di non smontare tutto. Incorporare l’olio in 4 volte, infine i 55 g di farina, setacciata per due volte.
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Mettere l’impasto nello stampo e  con il lecca pentole, sporco di burro fuso, fare un taglio sulla superficie del plum cake.
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Infornare a forno caldo temperatura 190° per 20 minuti, poi a 180° per altri 20 minuti
A fine cottura fare la prova stecchino, perché ogni forno cuoce a modo suo.

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Scendiletto

 

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Da una ricetta di Iginio Massari
Non conoscevo questo dolce, tanto amato in Toscana. Infatti la prima volta ho sbagliato altezza, ho messo tanta crema, invece lo strato di crema deve essere di appena 1,5 cm circa e va mangiato tiepido. Devo dire con tutta sincerità che a me è piaciuto sia alto che basso e sia tiepido che freddo,anche se quello basso mangiato tiepido ha una marcia in più.
Inizialmente ho trovato una difficoltà, Massari dice di tagliare la sfoglia che va messa sopra, di due cm più grande, ma se la sfoglia va messa dentro lo stampo, come si fa a tagliarla più larga? Ho risolto risalendo un pochino sui bordi, tanto poi, basta rifilarli e avremo un dolce perfetto.

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Bacalhau à Gomes De Sà

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Mai cucinato cosi poco come negli ultimi due mesi. Dopo la brutta influenza con insufficienza respiratoria, invece di riposare, ho avuto altri guai. Forse per questo la bronchite asmatica, non mi vuole lasciare. Non le ho dato importanza e si sta vendicando.
Appena mi lascerà farò una grande festa, per ora pubblicherò qualche ricetta che ho fatto prima delle feste di Natale.

Questa ricetta portoghese pare sia da attribuire ad un certo Josè Gomes de Sà, un commerciante  di baccalà. Noi l’abbiamo apprezzata molto.

Ingredienti:
700g di baccalà sotto sale
4/5 patate grandi
2 cipolle bianche
olive nere
olio extra vergine
2/3 uova
prezzemolo
latte

Dopo aver lasciato a bagno il baccalà per 3 giorni cambiando spesso l’acqua, l’ho tagliato e messo a bollire per circa 10 minuti. Dopo averlo scolato ( NON BUTTARE L’ACQUA!), l’ho spinato e messo a bagno nel latte caldo per un paio di ore.
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Ho lessato le patate per 10 minuti nell’acqua del baccalà.
Ho tagliato la cipolla e l’ho cotta senza farla bruciare con olio extra vergine. Ho tagliato a fette le patate e ho finito la cottura insieme alle cipolle, dorandole.
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Ho aggiunto il baccalà dopo avergli tolto la pelle e le eventuali spine rimaste. Ho fatto saltare nella padella per qualche minuto e alla fine ho aggiunto il prezzemolo e le olive.
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Ho messo tutto nel piatto di portata, decorando con fettine di uova bollite.
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Torta soffice al tiramisù

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La foto della rivista era molto invitante, non potevo lasciarlo perdere.  Ho fatto poche modifiche sulle dosi e ho pastorizzato le uova. Buonissimo!! Uno dei migliori tiramisù che abbiamo mangiato.

Ingredienti:

per il pan di spagna:
3 uova
75 g di zucchero
75 g di farina

per la crema mascarpone:
4o ml di latte
2 fogli di gelatina
3 tuorli
200g di zucchero
250 g di mascarpone
250g di panna fresca da montare
savoiardi

per la bagna:
5/6 caffè
zucchero
marsala semi secco

Fare in pan di spagna, montare le uova con lo zucchero, io lo faccio con il mio Kcc a 40° e viene una bomba, in 5 minuti è pronto. Aggiungere a mano dall’alto verso il basso, la farina setacciata.
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fare uno sciroppo con 75 g di acqua e i 200 g di zucchero, portarlo a 121° e aggiungerlo a filo ai tre tuorli, montando con le fruste elettriche. Mettiamo da parte.
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Scaldare il latte e aggiungere la gelatina dopo averla ammollata in acqua fredda. Unirlo al mascarpone mischiando velocemente. Incorporare anche il composto di uova pastorizzate e la panna montata, mischiando dall’alto verso il basso per non smontarla.
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Montare il dolce che sarà sotto sopra. Sulla base dello stampo mettere la pellicola e sui bordi un foglio di acetato. Mettere un terzo della crema mascarpone, i savoiardi bagnati nel caffè zuccherato e marsala, il resto della crema, chiudere con il pan di spagna ( confesso che ho resistito a non mettere scaglie di ciocco fondente e mi sono pentita). Chiudere tutto e mettere a riposare in frigorifero per 24 ore.
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Il giorno dopo togliere lo stampo, rifilare i bordi
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Spolverizzare di cioccolato fondente grattugiato o cacao amaroIMG_8074

Vermicelli di pesce alla carbonara

Guardate mai Alice tv? Io adoro Persegani, mi piacciono moltissime le sue ricette, se poi vedo pesce allora la provo subito. Ed anche questa volta ho avuto occhio, la ricetta di Persegani è buonissima! Da rifare ogni volta che potrò andare in pescheria. Anzi penso che preparerò sacchettini di pesce da cuocere per averlo pronto quando ne abbiamo voglia. La ricetta vorrebbe i gamberi, ma io non li posso mangiare così ho usato gli scampi, ed anche la panna che però ho dimenticato di mettere.

Ingredienti per 4 persone

320g di vermicelli
2 seppie 2 calamari
3 etti di scampi o gamberi
1 chilo di cozze
1 chilo di vongole
olio extra vergine di oliva
prezzemolo
scalogno
aglio
sale e pepe
vino bianco
due uova

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In una casseruola, mettere aglio e scalogno, aggiungere le vongole e le cozze ben lavate, mezzo bicchiere di vino bianco e poi chiudere con coperchio e alzare la fiamma. Appena sono tutte aperte, spegnere il gas e lasciar raffreddare.

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Tagliare le seppie e i calamari, lavarli e asciugarli. Pulire gli scampi e lavarli.

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Rosolare aglio e prezzemolo in abbondante olio evo, aggiungere le seppie e i calamari e dopo pochi minuti bagnare con mezzo bicchiere di vino bianco. Coprire e lasciar cuocere circa 30 minuti.

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A fine cottura aggiungere gli scampi, le cozze, le vongole pulite dai gusci, sale e pepe

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Cuocere i vermicelli in acqua salata, una volta cotti, farli saltare sulla padella del pesce. Fuori dal fuoco aggiungere le uova sbattute con sale e pepe. Mischiare bene un paio di minuti finché l’uovo formerà una cremina.

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Impiattare e se vi piace aggiungere ancora pepe. Troppo buona!

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Biscottini al cocco

 

 

 

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Niente di nuovo, li conoscete sicuramente, ma se non li pubblico me li dimentico come il solito. Io li adoro… me li devono portare via, altrimenti li mangio tutti! Cocco e cioccolato, la morte sua…
Questi li ho fatti per Paolo che li mangerà con i suoi compagni di corso insieme a dei pasticcini ricotta e amaretti. Spero siano piaciuti.

Per circa 30 pasticcini da 30 g cad.

Ingredienti:

  • 340g di cocco rapè
  • 300g di zucchero
  • 4 uova
  • 40 g di farina
  • un cucchiaio di rum
  • un pizzico di sale

Ho sbattuto lo zucchero con le uova e poi ho aggiunto gli altri ingredienti, se l’impasto è troppo molle, aggiungere cocco, se è troppo duro, aggiungere un po’ di uovo. Dovete riuscire a formare delle palline con le mani, se le bagnate andrete benissimo, volendo si possono fare con la sacca da pasticcere e una bocchetta grande, formando delle fiamme.
Semplicissime, una volta pronte tutte, si infornano a 180° per circa 15 minuti, non perdetele mai di vista… appena colorano, toglietele subito. Una volta fredde, si immergono parzialmente nel cioccolato fondente, oppure immergere mezzo pasticcino.
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Dentro sono morbidi, se vi piacciono più cioccolatosi, fate due bagni di ciocco fuso.

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Li ho fatti anche ripieni di cioccolato fondente, ma si possono riempire anche con crema nocciola.
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Uova in carpione

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Guardo le trasmissioni di cucina, memorizzo e poi cerco di ricordarmi la ricetta quando la vado a fare. È il caso di queste uova in camicia affondate in una sughetto di cipolla.  Non immaginavo fossero così buone. Montersino la sera che le ha fatte ha detto ” mi verrebbe voglia di mangiarle”. Mi fido del Maestro.
Spero di aver fatto esattamente come lui, ma se non fosse cosi… sono buonissime lo stesso.
Immagino l’estate, il caldo e un antipastino  fresco per gli ospiti… non male eh? Veloce, facile e gustoso. 

Ingredienti:

  • 5 uova fresche e fredde di frigo
  • 4 cipolle ( io Tropea)
  • 3/4 bacche di ginepro
  • 2 foglie di salvia
  • 1 foglia di alloro
  • pepe
  • sale
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • mezzo bicchiere di acqua
  • un quarto di bicchiere di aceto bianco
  • 1/2 cucchiaino di zucchero
  • olio extra vergine

Mettere a bollire dell’acqua in una pentola alta, con un bicchiere di aceto su 2 litri di acqua. Mettere un uovo in una ciotolina piccola. Quando l’acqua è quasi in ebollizione, con la frusta girare fino a formare un mulinello. Girare parecchio. Velocemente portate la ciotolina  vicino al vortice e rovesciate l’uovo. Non lo toccate!!! L’acqua deve sobbollire.

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Deve cuocere 3/4 minuti… vi accorgerete quando l’albume è rappreso e il tuorlo ancora morbido. Alla fine potete toccarlo e girarlo con un mestolo, scolatelo e tuffatelo in una ciotola di acqua fredda per fermare la cottura.
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Una volta freddo, potrete rifilare l’uovo dalle parti bianche che rovinano l’estetica e farlo asciugare su carta assorbente da cucina.
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Ora prepariamo il carpione. Affettare le cipolle e farle rosolare con olio extra vergine, aggiungere la salvia, l’alloro, e le bacche di ginepro pestate. Aggiungere i liquidi e lo zucchero. Fate cuocere coperte, senza consumare troppo i liquidi, se cosi fosse aggiungete vino o acqua. Non devo essere spapolate, ma cotte. Regolate di sale e pepe, assaggiandole.  Mettere le uova in una piccola ciotola e coprirle con il carpione FREDDO!! Mi raccomando che sia freddo, altrimenti l’uovo continua a cuocere.
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Conservarle in frigorifero e consumarle dopo 24 ore

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Frittata di zucca e broccoletti

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In questi giorni ho deciso con grande dispiacere di liberarmi di tutte le riviste di cucina, iniziando dalle più vecchie. Continuavo a metterle da parte ovunque, pensando che mi sarebbero state utili… ma non è così. Bisognerebbe avere il tempo di sfogliarle ogni tanto, ma chi ce l’ha il tempo…
Allora ho deciso di guardarne un paio al giorno, strappare le pagine che credo mi possano servire e il resto buttarlo. Che sofferenza… ma non posso fare altro, o loro o io dentro casa!  Questa ricetta, è liberamente tratta da una vecchia cucina italiana. A noi è piaciuta molto, non riesci a smettere di mangiarla. Paolo inizialmente ha storto la bocca ” è dolce..” , dopo averla mangiata quasi tutta ” però… mica male…”

Ingredienti:

  • 3/4 fette di zucca delica
  • 6/7 cimette di broccolo bollito
  • 2 cucchiai di parmigiano
  • 6 uova
  • 1 scalogno
  • sale e pepe
  • olio extra vergine
  • prezzemolo

In una padella con poco olio, faccio rosolare un paio di minuti, lo scalogno con la zucca a pezzetti e il prezzemolo. Regolo di sale e aggiungo mezzo bicchiere di acqua. Lascio cuocere senza spappolare la zucca. Dopo aver cotto la zucca, nella stessa padella faccio rosolare anche i broccoletti con poco olio.

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Quando è tutto tiepido o freddo, sbatto leggermente le uova con parmigiano, poco sale e pepe. Aggiungo le verdure e verso tutto in una pirofila coperta di carta forno. Faccio cuocere a 180° per circa 20/25 minuti.
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La taglio a quadrotti e la mangiamo tiepida o fredda.

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