Scendiletto

 

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Da una ricetta di Iginio Massari
Non conoscevo questo dolce, tanto amato in Toscana. Infatti la prima volta ho sbagliato altezza, ho messo tanta crema, invece lo strato di crema deve essere di appena 1,5 cm circa e va mangiato tiepido. Devo dire con tutta sincerità che a me è piaciuto sia alto che basso e sia tiepido che freddo,anche se quello basso mangiato tiepido ha una marcia in più.
Inizialmente ho trovato una difficoltà, Massari dice di tagliare la sfoglia che va messa sopra, di due cm più grande, ma se la sfoglia va messa dentro lo stampo, come si fa a tagliarla più larga? Ho risolto risalendo un pochino sui bordi, tanto poi, basta rifilarli e avremo un dolce perfetto.

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Kcc (kenwood cooking chef) crema pasticcera

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Eh si, babbo Natale è stato generoso con me, mi ha lasciato un bellissimo regalo. Sarò stata buona? Non credo… ha sicuramente pensato che con questo gioiellino avrei fatto tanti manicaretti per lui. 🙂
All’inizio avevo un po’ di timore ad usarlo e la crema pasticcera non mi riusciva mai, troppo liquida. In seguito ho capito che la maizena mi avrebbe aiutata e infatti viene  bellissima e densa come piace a me. Ma non mi arrendo, voglio che mi riesca anche con la farina.
Non penso che lo sfrutterò al massimo, il mio spezzatino continuerò a farlo nella pentola, ma per alcune preparazioni mi sarà di grande aiuto.
Da oggi ci sarà una nuova categoria, ” Kenwood cooking chef” cosi da non dimenticare mai dosi, tempi e temperature. Poi se qualcuno sarà aiutato dai miei post,  non posso che esserne felice.

Per una perfetta riuscita di questa crema, chi vuole provare deve usare esattamente gli stessi ingredienti.Io stessa ho fatto varie prove e ho capito che nel pentolino è diverso, almeno finché non si fa esperienza.
La crema è alla densità giusta per aggiungere panna montata, per poter poi farcire una torta o fare dei pasticcini come quelli della foto sotto.
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Ingredienti:
1/2 litro di latte parzialmente scremato a lunga conservazione
100g di zucchero ( o più se vi piace dolce)
4 tuorli
una scorza intera di limone bio
60/70g di maizena ( con 70 viene molto solida)

Metto nel Kcc  i tuorli con lo zucchero e con la frusta a filo avvio a velocità 5/6. Spengo, aggiungo la maizena e riavvio  due minuti circa. Abbasso la velocità e aggiungo il latte a filo (a temperatura ambiente o freddo).
Cambio le fruste con la flexy, temperatura 95/98° per 8 minuti, avvio a velocità cottura (1)
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A fine tempo, porto la velocità a 6, tasto pulse per qualche istante.
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La crema è pronta!
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Se la vogliamo al cioccolato, basta aggiungere del cioccolato fondente a fine cottura, io 70g
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BUON ANNO A TUTTI!!!!

Torta soffice al tiramisù

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La foto della rivista era molto invitante, non potevo lasciarlo perdere.  Ho fatto poche modifiche sulle dosi e ho pastorizzato le uova. Buonissimo!! Uno dei migliori tiramisù che abbiamo mangiato.

Ingredienti:

per il pan di spagna:
3 uova
75 g di zucchero
75 g di farina

per la crema mascarpone:
4o ml di latte
2 fogli di gelatina
3 tuorli
200g di zucchero
250 g di mascarpone
250g di panna fresca da montare
savoiardi

per la bagna:
5/6 caffè
zucchero
marsala semi secco

Fare in pan di spagna, montare le uova con lo zucchero, io lo faccio con il mio Kcc a 40° e viene una bomba, in 5 minuti è pronto. Aggiungere a mano dall’alto verso il basso, la farina setacciata.
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fare uno sciroppo con 75 g di acqua e i 200 g di zucchero, portarlo a 121° e aggiungerlo a filo ai tre tuorli, montando con le fruste elettriche. Mettiamo da parte.
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Scaldare il latte e aggiungere la gelatina dopo averla ammollata in acqua fredda. Unirlo al mascarpone mischiando velocemente. Incorporare anche il composto di uova pastorizzate e la panna montata, mischiando dall’alto verso il basso per non smontarla.
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Montare il dolce che sarà sotto sopra. Sulla base dello stampo mettere la pellicola e sui bordi un foglio di acetato. Mettere un terzo della crema mascarpone, i savoiardi bagnati nel caffè zuccherato e marsala, il resto della crema, chiudere con il pan di spagna ( confesso che ho resistito a non mettere scaglie di ciocco fondente e mi sono pentita). Chiudere tutto e mettere a riposare in frigorifero per 24 ore.
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Il giorno dopo togliere lo stampo, rifilare i bordi
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Spolverizzare di cioccolato fondente grattugiato o cacao amaroIMG_8074

Eà pinsa Veneta

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La “pinza” la xe de sicuro uno de i più antichi dolsi de la cusina veneta. I ghe ne fa diversi tipi e de diverse maniere (secondo i posti), ma tute le ga come base la farina zala e la farina bianca de fior.

La pinsa xè un dolse rustego, ch’el stà piuttosto su’l stomego…ma tanto bon che mai!
El xe de tradission par la Epifania, dita anca befana o marantega

 

Una vecchia ricetta del mio blog che volevo ricordare a voi, cari lettori, un dolce che si prepara per il 6 gennaio, giorno in cui si brucerà il “berolon” ( un grande falò) per un rito propiziatorio, secondo il quale l’orientamento del fumo e delle faville, indicheranno gli auspici dell’anno appena iniziato.

Eà befana vien de note
cò e scarpe tute rote
col vestito da romana
viva, viva eà befana.

Ingredienti:

  • 250g di farina da polenta ( quella che cuoce in tre minuti)
  • 500ml di latte
  • 400ml di acqua
  • 70g di burro
  • 10g di semi di finocchio
  • 250g di zucchero
  • 80g di pinoli
  • 325g di farina 00
  • 250g di uvetta
  • 2 cucchiaini di lievito
  • rum
  • buccia di limone
  • buccia di un’arancia
  • succo di un’arancia
  • vaniglia
  • sale

Teglia: 27×27

Mettere a bagno l’uvetta in acqua calda.
Fate la polenta morbida con 500ml di latte e 400ml di acqua e una scorza di limone Metterla in una grande ciotola, togliete le scorza di limone e aggiungete il burro che si scioglierà subito. Lo zucchero, il rum a piacere.  Tritare i semi di finocchio con la buccia di arancia e aggiungerli alla polenta con il  succo dell’arancia e il sale.

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Incorporare una parte di farina, setacciandola per non fare grumi. Alla rimanente aggiungete il lievito, la vaniglia e l’uvetta sgocciolata e asciugata e i pinoli. Se vi sembra difficile da impastare perché troppo sodo, aggiungete poco latte a filo ( le farine da polenta non sono tutte uguali, potrebbe esserci una differenza nell’assorbire liquidi).

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Mettere tutto in una teglia foderata con carta forno e infornare a 175/180° per circa un ora e mezza.
Quando manca mezzora alla fine della cottura, se vi sembra che sotto sia più colorata che sopra, capovolgetela.

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È molto più buona mangiata fredda, nei giorni seguenti la cottura acquisterà profumo e sapore

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Gnocchetti, asparagi e Gim

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La nostra cucciolona è stata operata al menisco, dobbiamo stare molto attenti che non corra o carichi troppo. Lei è sempre felice, tende a saltellare per ogni cosa, ogni carezza ed ogni persona che ci viene a trovare. Ma ora deve stare calma e quindi il mio tempo lo passo con lei, almeno finché non le tolgono i punti. Poco tempo per fare la spesa e il pranzo, spesso apro il frigo e con quello che trovo faccio una pasta. Gli asparagi, ci sono sempre. 😆  Questo è un primo veloce e si sporca una sola pentola, non faccio bollire i gnocchetti, li lascio cuocere 5 minuti nel sugo, in questo caso nel latte e formaggio. A volte li faccio con formaggi misti.

Ingredienti:

  • 7/8 asparagi
  • 1 fior di goccia Gim
  • 1 confezione di gnocchetti
  • sale e pepe
  • Olio extra vergine
  • 1 scalogno
  • latte

Tagliare il gambo legnoso degli asparagi e dopo averli lavati, tagliarli a fettine e farli cuocere con olio extra vergine, uno scalogno affettato sottilmente, sale  e poca acqua. Tagliare il formaggio e pulirlo dalla pellicina bianca di cui è ricoperto.

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Far sciogliere il fior di goccia con mezzo bicchiere di latte, aggiungere i gnocchetti e lasciarli cuocere 5 minuti con il coperchio.
Se serve aggiungere ancora un po’ di latte. Alla fine, aggiungere gli asparagi, una mescolata, una macinata di pepe e il piatto è pronto. Quindici minuti in tutto.

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Baccalà al latte della Zia

Daniela,  zia Nennì per gli amici, è una carissima amica e una bravissima maestra. È lei che mi ha insegnato la salsa per il lesso ed è lei con il marito Egidio che ci ha invitato a cena  sull’Appennino Tosco Emiliano e ci ha fatto i tortellini con il mignolo. Oggi vi lascio questa ricetta che potrebbe assomigliare al nostro baccalà alla vicentina per via del latte, ma è diverso, molto diverso. Più veloce e più delicato. Per questo si usa il baccalà sotto sale, per la vicentina si usa lo stoccafisso. Ho aggiunto anche la polvere di capperi di Pantelleria che ho essiccato io.

Ingredienti:

  • 500g di baccalà sotto sale
  • 500g di latte
  • 1 scalogno
  • olio extra vergine di oliva
  • sale e pepe
  • capperi ( facoltativi)
  • aglio
  • farina
  • prezzemolo

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