Ho visto queste melanzane nel blog di Giovanna, ho deciso subito che le dovevo fare e da quel momento le ho già fatte parecchie volte. A noi piacciono moltissimo anche se non ho capito perché si chiamano lardiate. Ho visto varie ricette con questo nome ed avevano tutte il lardo, mi sa che per le melanzane, nel tempo qualcuno si è perso il lardo per strada :D. La vera ricetta prevede che si friggano le melanzane, ma io il fritto come sapete cerco di evitarlo. Senza lardo, senza fritto, quasi quasi sono light 😀
Quando ho fatto questa ricetta, ho dimenticato che Giovanna metteva l’aglio, io ho messo lo scalogno ed ho continuato così in più ho aggiunto del basilico.
Ingredienti:
Melanzane tonde viole
pomodoro
aceto poco
sale e pepe
origano
scalogno
Tagliare le melanzane a fette non troppo sottili, metterle in una pirofila, aggiungere olio e cuocerle a temperatura 200° finché saranno dorate in ogni lato.
Intanto preparare il sugo, con lo scalogno o l’aglio,lasciarlo cuocere finché si restringe. Aggiungere il sale e il pepe, un giro di aceto ( non esagerare, un cucchiaio può bastare) e lasciar sfumare. Aggiungere anche origano a piacere e le melanzane. Lasciare insaporire.
Servire tiepide o fredde, il giorno dopo sono ancora più buone.
Maria Grazia, gentilmente mi ha inviato il vero significato di “lardiare” in Siciliano.
Copio incollo il suo messaggio. Grazie Maria Grazia!!
“Ciao Doretta,seguo il tuo blog quando famiglia e lavoro mi lasciano un po’di tempo.Mi sono accorta di questa ricetta che da noi (sono siciliana) e, in estate, in tutte le famiglie all’ordine del giorno e spero di soddisfare una tua curiosità. Lardiate non è da lardo,ma da lardiare cioè,in un siciliano molto antico,bruciarsi la lingua mentre si assaggia una pietanza molto calda. Abitudine comune soprattutto nei familiari della mamma che cucina di rubacchiare un boccone durante la preparazione prima di arrivare a tavola e che faceva indispettire non poco le mamme affaccendate(anche la mia). Complimenti per le tue ricette!”