
Viola, una ragazza moldava, oggi è arrivata raccontandomi che ha aiutato la zia a fare tanti galani, ” ma noi non li facciamo come voi, le nostre sembrano rose e da noi si fanno ai matrimoni, per feste importanti”. Mai dirmi che una cosa è diversa da come la facciamo noi, l’ho riempita di domande e siccome non capivo, sono andata immediatamente a comprare la grappa e ho fatto l’impasto. Dovevo farle fare una rosa!! Anche se non amo friggere, sopratutto i dolci, non resisto davanti ad una nuova ricetta. Ora con i fritti, sono a posto per un anno. 🙂
Una non è bastata, sembrava così semplice… ne ha fatte due e poi ho imparato. Quando si tuffa lo stecchino nell’olio si deve girare forte per qualche istante e poi aiutandosi con una forchetta o un altro stecchino, bisogna tenerla quasi sotto l’olio, cercando di spingerla verso le pareti, altrimenti si allarga e si disfa.
Non è facile spiegare scrivendo, ma ci provo perché me lo hanno chiesto.
Ingredienti:
350g di farina
2 uova
50g di grappa
vino bianco q.b.
Impastare tutti gli ingredienti e aggiungere vino bianco quanto basta per ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso. Chiuderlo con pellicola e farlo riposare 30 minuti.
Staccare un pezzetto di impasto, fare una pallina e infarinarla bene


Tirare la pasta molto fine, quasi trasparente. Fare dei tagli con un coltello o una rotella taglia pasta. Non importa se sono irregolari.


Infilare uno stecchino di legno, dentro i tagli, uno si, uno no, fino alla fine.

Tuffare l’impasto nell’olio caldo, girando veloci con lo stecchino, per qualche istante.
Subito dopo sfilare lo stecchino e cercare di tenere la rosa addosso alla parete della pentola, altrimenti si allarga e si disfa. Bisogna cercare di tenerla quasi sotto olio, e poi girarla. Pochi minuti ed è cotta, non deve colorare, rimane bianca, quando l’olio smette di friggere forte, è pronta.


Spolverizzare con abbondante zucchero a velo. Ad alcune ho messo una colata di marmellata calda, di albicocche.
