Rita, sempre lei, ogni tanto mi sgancia una ricetta ligure.
Tutto a occhio, dice, io ho fatto cosi.
” I carciofi vanno interi non a metà!!”
Mi sgrida pure…
Non sono riuscita ad allargarli, avevano le foglie talmente strette che ho deciso di tagliarli.
Alla fine il sapore non cambia, sono buonissimi.
Grazie Rita
Ingredienti:
4 carciofi
1 panino grattato
prezzemolo
3/4 cucchiai di parmigiano
1 uovo
1 pezzetto di aglio ( forse non doveva esserci..boh)
Ho messo nel robot, il prezzemolo, l’aglio, il parmigiano, il pane. Ho macinato tutto e poi ho aggiunto l’uovo. Ho lavato e tagliato e carciofi, ho tolto un po della barbetta e li ho riempiti con il ripieno di pane. Ho messo tutto in una pentola con olio evo, ho fatto rosolare qualche minuto, ho aggiunto due dita di acqua sotto i carciofi, ho continuato la cottura con coperchio a fuoco dolce.
Ho visto queste melanzane nel blog di Giovanna, ho deciso subito che le dovevo fare e da quel momento le ho già fatte parecchie volte. A noi piacciono moltissimo anche se non ho capito perché si chiamano lardiate. Ho visto varie ricette con questo nome ed avevano tutte il lardo, mi sa che per le melanzane, nel tempo qualcuno si è perso il lardo per strada :D. La vera ricetta prevede che si friggano le melanzane, ma io il fritto come sapete cerco di evitarlo. Senza lardo, senza fritto, quasi quasi sono light 😀
Quando ho fatto questa ricetta, ho dimenticato che Giovanna metteva l’aglio, io ho messo lo scalogno ed ho continuato così in più ho aggiunto del basilico. Ingredienti:
Melanzane tonde viole
pomodoro
aceto poco
sale e pepe
origano
scalogno
Tagliare le melanzane a fette non troppo sottili, metterle in una pirofila, aggiungere olio e cuocerle a temperatura 200° finché saranno dorate in ogni lato.
Intanto preparare il sugo, con lo scalogno o l’aglio,lasciarlo cuocere finché si restringe. Aggiungere il sale e il pepe, un giro di aceto ( non esagerare, un cucchiaio può bastare) e lasciar sfumare. Aggiungere anche origano a piacere e le melanzane. Lasciare insaporire.
Servire tiepide o fredde, il giorno dopo sono ancora più buone.
Maria Grazia, gentilmente mi ha inviato il vero significato di “lardiare” in Siciliano.
Copio incollo il suo messaggio. Grazie Maria Grazia!!
“Ciao Doretta,seguo il tuo blog quando famiglia e lavoro mi lasciano un po’di tempo.Mi sono accorta di questa ricetta che da noi (sono siciliana) e, in estate, in tutte le famiglie all’ordine del giorno e spero di soddisfare una tua curiosità. Lardiate non è da lardo,ma da lardiare cioè,in un siciliano molto antico,bruciarsi la lingua mentre si assaggia una pietanza molto calda. Abitudine comune soprattutto nei familiari della mamma che cucina di rubacchiare un boccone durante la preparazione prima di arrivare a tavola e che faceva indispettire non poco le mamme affaccendate(anche la mia). Complimenti per le tue ricette!”
Finalmente è arrivata la stagione dei nostri carciofi e allora proviamo questa nuova ricetta, nuova per me. I carciofi andrebbero fritti, ma io per la parmigiana preferisco cuocere le verdure al forno o come in questo caso, ho cotto i carciofi in padella ed è venuta buonissima.
Ingredienti:
10 carciofi
1 barattolo di pomodoro a pezzettoni
treccia di mozzarella ( è più asciutta)
1 scalogno
basilico
parmigiano
sale e pepe
olio extra vergine
Ho fatto un sugo di pomodoro, con scalogno e olio extra vergine, a fine cottura ho aggiunto il sale e profumato con il basilico.
Ho pulito i carciofi, tagliato a fette e messi in padella con aglio e olio extra vergine, li ho cotti per circa 10 minuti aggiungendo pochissima acqua. A fine cottura ho alzato la fiamma ho fatto asciugare bene il liquido rimasto e regolato di sale e pepe
In una pirofila ho iniziato a fare gli strati, sul fondo una sporcata di pomodoro, carciofi, mozzarella, pomodoro e parmigiano, fino alla fine degli ingredienti.
Noi adoriamo la zucca, la faccio spesso, anche al forno semplicemente mangiata con il cucchiaino. Oggi ho fatta questa ricetta, Paolo ha detto che era poca. Pensavo di poterla assaggiare anche domani, dato che più si lascia marinare più è buona, invece l’ha finita tutta.
Ingredienti:
Zucca delica
olio extra vergine
zucchero
aceto
sale e pepe
prezzemolo
Ho messo un dito di olio su una padella e ho tagliato la zucca a fette di circa 1cm. Le ho fritte nell’olio caldo e poi messe a strati su una pirofila. Le ho condite con prezzemolo, aglio, sale e pepe. Nell’olio di cottura ho aggiunto due cucchiai di zucchero e mezzo bicchiere di aceto bianco, sempre mescolando l’ho lasciato su fiamma per circa due minuti, poi l’ho versato sopra le fette di zucca. Più si lascia riposare, più è buona.
Come sapete sono in malattia e non mi devo stancare, inizia però a venirmi la voglia di cucinare. Un giorno ho una voglia pazza di parmigiana, ma che palle però cuocere tutte le melanzane!! NON HO VOGLIA!!
Ecco che improvvisamente mi viene un’idea, se io faccio uno strato solo con melanzane tagliate a fette molto grosse?
Detto fatto! Come saprete, io non friggo le melanzane e NEMMENO LE GRIGLIO! Le faccio al forno!
Per questa parmigiana sprint, basta una infornata di melanzane. Il gusto è uguale a quella a strati e ora la faccio spesso, almeno due volte a settimana. Non è nemmeno cosi calorica, dato che non è fritta.!
Ingredienti:
4 melanzane grosse
300g di pomodoro a pezzettoni
tanto parmigiano
basilico
sale
scalogno
olio extra vergine
Prima di tutto metto a cuocere con scalogno e olio, del pomodoro a pezzettoni, alla fine aggiungo il basilico e regolo di sale. Questa volta ho sbucciato le melanzane, perché avevano la buccia dura, ma non sempre è cosi, di solito non le sbuccio. Sopratutto le viola sono morbide e non serve togliere la pelle, vedete voi come preferite. La taglio a fette grosse circa tre cm e le metto in una pirofila da forno con carta forno, ben unte di olio extra vergine e sale.
Le inforno a 200° finché son ben dorate. Metto su una pirofila da forno, due cucchiai di pomodoro che ho preparato e copro bene con le fette di melanzana cotte. Cercando di metterle ben strette tra loro.
Metto del pomodoro sopra le melanzane, non troppo, il giusto. Cospargo di parmigiano, tantissimo!!
Inforno a 180° per circa 20/30 minuti.
La versione con treccia di mozzarella e parmigiano.
Buonissime tutte e due!
La mia parmigiana è diversa da quelle che in genere si vedono in rete, non ha uova… non ha mozzarella… ma ha solo tanto parmigiano. A noi piace molto di più e con le melanzane arrosto invece che fritte è anche più leggera, il giorno dopo è più buona, più asciutta ed è buona anche fredda. Un fetta di soppressa o di formaggio con un buon panino e la parmigiana, il mio pranzo preferito.
ingredienti
parmigiano
melanzane
pomodoro fresco o conservato
olio
sale
basilico
Tagliare a fette le melanzane e metterla su una pirofila da forno, ungerle con olio di oliva e salarle.
Cuocerle a 200° fino a doratura, girandole una volta.
Preparare il sugo con un po’ di cipolla olio di oliva,sale e a fine cottura qualche foglia di basilico.
Quando è tutto pronto, prendere una pirofila e “sporcarla” con il sugo….coprire con le melanzane, ancora sugo e cospargere di abbondante parmigiano. Finire tutti gli strati, per ultimo il parmigiano.
Infornare a 180° per circa 30/40 minuti. Lasciare riposare nel forno chiuso.
Pasta alla parmigiana
Ingredienti:
melanzane arroste come sopra
pasta rigatoni cotta al dente
parmigiano
salsa di pomodoro come sopra
Fare gli strati con il sugo, la pasta, le melanzane e il parmigiano.
Infornare a 180° per circa 30 minuti
Con queste ricette partecipo al contest di Ostriche sulle melanzane.
Con l’occasione ringrazio Kety del blog “le ricette della Kety“, che mi ha donato questo bellissimo premio. Di solito non li accetto per un problema di tempo, ma ho fatto una eccezione.
Anche quest’anno siamo alla fine della stagione per il carciofo violetto degli orti della laguna di Venezia. Il nostro carciofino inizia ad aprile con la “castraura”, il frutto apicale della pianta. Una volta tagliata la “castraura”, la pianta si svilupperà con altri rami dove cresceranno circa 20 carciofini che noi chiamiamo “botoli”. Nella pianta alcuni carciofi non saranno perfetti come gli altri (esattamente come noi, esseri umani 😆 ), questi rimangono sulla pianta e diventeranno “fondi”. Beh all’inizio non saranno stati belli, ma poi diventano un frutto prelibato, morbido e grosso quasi come una fiorentina. A volte non è poi così male essere imperfetti. 😆
Quest’anno però non è una bella annata per il fondo, perché la richiesta di carciofi è stata superiore al previsto e sono stati venduti anche i carciofi ” da fondo”. Fortunatamente sono riuscita ad averne qualcuno dalla mia vicina e dato che non è così scontato che tutti debbano sapere cos’è un fondo e come si pulisce, ho fatto un video. Di solito nei supermercati si trovano fondi a “coppetta”, diversi dai nostri di forma e di gusto.
Iniziamo da come si pulisce il fondo. Guardando Paolo, sembra che sia semplicissima questa preparazione, ma non è così, il coltello deve essere molto affilato perché il carciofo e molto spinoso, rigido e duro.
Appena è pulito, bisogna cuocerlo o diventa nero. Io oggi li ho preparati in quattro modi diversi.
I primi due li ho cotti a vapore e poi li ho asciugati bene, dopo averli giustamente salati li accoppio con una fetta di scamorza bianca e li infarino, poi li passo due volte nell’uovo e nel pan grattato mischiato con prezzemolo fresco tritato. A questo punto, li lascio riposare nel frigorifero fino ad un momento prima di pranzare, quando li friggerò in poco olio extra vergine.
I secondi sono semplicemente cotti a vapore e conditi con prezzemolo, aglio, sale, pepe e olio extra vergine. Questi sono molto più buoni se si preparano il giorno prima, perché si insaporiranno bene con il condimento.
Questi invece li ho cotti in padella, come di solito si fanno i carciofi, con olio extra vergine, aglio, prezzemolo, sale e pepe. Con appena due dita di acqua li faccio cuocere a fuoco lento, finché saranno teneri. Gli ultimi sono con il pomodoro, li metto in una padella, li faccio rosolare un paio di minuti con olio e aglio e poi aggiungo un barattolo di pezzettoni di pomodoro, sale e pepe. Aggiungo mezzo bicchiere di acqua, copro con il coperchio e lascio cuocere a fiamma bassa finché sono morbidi. Alla fine un po’ di prezzemolo fresco.
Volevo provare la mia slow cooker con le patate, avevo anche dei carciofini e dato che a noi piacciono, ho provato. Mi son venute benissimo, se le lasciavo ancora pochi minuti, le patate avrebbero fatto la crostina. E pensare che sono patate da gnocchi, avete mai provato a cuocere in pentola normale queste patate? Assorbono tutto l’olio, diventano un ammasso e se avanzano sono un mattone. Con la Slow, non succede, rimangono perfette e non assorbono il condimento.
Non ho foto del procedimento, le metterò la prossima volta che le farò. L’unico neo è che i carciofini diventano scuri, non so se sia perché ho aperto la pentola per guardare se mancava liquido dopo poco l’inizio della cottura, riproverò e vi saprò dire. Cercherò di essere più precisa con i tempi, ma se avete un’altra marca vi dovete regolare da soli.
Ingredienti:
patate
carciofini
prezzemolo
aglio
olio extra vergine
sale
Ho messo uno spicchio d’aglio con olio sulla Slow alla massima temperatura con il coperchio, l’ho lasciato finché ho sentito il profumo. Poi l’ho buttato.
Tagliare le patate e i carciofi, lavarli e senza sgocciolarli troppo, metteteli nella Slow, sarà sufficiente solo l’acqua che è rimasta attaccata alle patate e ai carciofi per cuocerle, le ho condite con il prezzemolo e il sale, girandole bene. Le ho lasciate cuocere alla massima temperatura per circa 4 ore, le ho proprio dimenticate, quando quasi all’ora di pranzo, mi sono ricordata, stavano friggendo leggermente, se le lasciavo si sarebbe formata la crostina. Sono soddisfatta di questa prova, erano buonissime.
Per ricordare Maffo, una giovane donna scomparsa prematuramente pochi giorni fa’. Questa è una iniziativa di un groppo di amiche, oggi chi vorrà posterà nel proprio blog, una sua ricetta. Non la conoscevo personalmente ma solo di fama, il suo blog è la polpetta perfetta e io ho aderito a questa iniziativa, la mia ricetta è la fricassea di verdure. Oggi nei blog, vedrete molte sue ricette.
Questo è quello che ha scritto Maffo
Che non è una fricassea. Forse un fricandò. Forse una ratatouille. Forse solo verdure al forno.
Ecco le patate di Jamie Oliver di cui avevo parlato nella ricetta precedente. Le pubblico perché meritano davvero di essere provate. Per quanto mi riguarda queste saranno le patate arrosto che farò da oggi in poi. Fuori croccantissime e l’interno morbido, tanto che non riuscirete a smettere di mangiarle. Jamie Oliver dice che qualche goccia di aceto di vino rosso, esalterà il sapore. Ha davvero ragione, bastano solo poche gocce sul rosmarino. Io ho usato le patate olandesi per gnocchi che di solito per arrosto non vanno bene, in questa preparazione sono perfette. Si può usare il burro o l’olio ma con il burro le avrete più croccanti.
Ingredienti:
1 kilo e mezzo di patate olandesi
3/4 noci di burro
3 rametti di rosmarino
3/4 spicchi di aglio
1 cucchiaio scarso di aceto di vino rosso ( io ho messo il balsamico della polti)